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Tradizioni in Puglia: musica e teatro per il corteo in costume di Barletta
Il 13 febbraio ed intorno alle prime settimane di settembre di ogni anno si svolge uno degli eventi più importanti che caratterizzano la Città di Barletta. Si tratta infatti della rievocazione storica del famoso scontro tra cavalieri italiani e cavalieri francesi nel lontano 1503.
La memoria della vittoria e lo scatto di orgoglio che pervase l’intera comunità hanno varcato i confini del tempo nel corso dei secoli. Ancora oggi a Barletta si celebra con orgoglio questo evento in un doppio appuntamento annuale.
La manifestazione è ormai divenuta celebre dappertutto e rappresenta un momento unico nel suo genere, capace di calamitare l’attenzione di migliaia di visitatori.
Ogni rievocazione storica non è solo n viaggio nel passato che fa rivivere antichi costumi e culture. Un modo per tutelare la cultura locale nei luoghi in cui è particolarmente viva e forte la memoria del passato.
Il programma della DISFIDA DI BARLETTA si arricchisce ogni anno di spettacoli teatrali e rievocazioni storiche con la partecipazione di attori di calibro nazionale ed internazionale.
Il corteo in costume conta ogni anno oltre 1000 figuranti, sbandieratori, cavalieri e musicisti. Nelle varie rievocazioni il visitatore potrà rivivere tutti i momenti della storia della disfida, del coraggio e della voglia di riscatto di un’intera comunità.
La storia della disfida di Barletta
La storia narra che a Bari, il 13 febbraio del 1503, nel corso della lunga guerra franco-spagnola, dodici cavalieri italiani vinsero la sfida lanciata contro altrettanti cavalieri francesi.
Qualche giorno prima il comandante francese aveva insultato gli italiani. All’origine del diverbio le ironie dei francesi circa le presunte scarse doti belliche e cavalleresche degli italiani. Un fatto ininfluente sul piano politico ma importante dal punto di vista morale.
Quindi gli italiani che erano pugliesi, campani, romani, lombardi, emiliani, siciliani erano scesi in campo per difendere e dimostrare il loro onore. Il colore azzurro ed il loro trionfo è diventato uno dei simboli di un sentimento nazionale primordiale ma già vivo sin da allora.
Era il 13 febbraio del 1503 quando il gruppo dei cavalieri italiani guidato da Ettore Fieramosca vinse la gara dimostrando forza e coraggio. Quale ringraziamento per la vittoria ottenuta, i vicnitori si recarono presso la cattedrale di Barletta, da cui il nome della “disfida”.
Ettore Fieramosca era il capitano dei cavalieri italiani: capuano di nobili origini, aveva seguito il mestiere delle armi fin dall’adolescenza. A Barletta aveva solo 28 anni ma era già uno dei più valorosi uomini del suo tempo.
Molto suggestivo è il fatto che discendenti dell’epoca della disfida siano ancora nella zona.
Ad esempio il personaggio di Ludovico d’Abenavolo, di antica famiglia di origine normanna che nel 1524 comprò il feudo di Tricase dal conte di Ugento, si distinse nella disfida di Barletta.
Ebbene, dopo quasi 500 anni, un discendente del barone di Tricase che porta lo stesso nome, Ludovico d’Abenavolo, partecipa alla rievocazione storica. Allo scopo di riallacciare l’antico legame della famiglia con la città di Barletta, il discendente ha fatto dono alla cittadina di alcuni preziosi documenti storici.
Dove si trova la città di Barletta?
Barletta è una città della Puglia che si affaccia sul mare Adriatico. Conta circa 100.000 abitanti e dal 2004 è diventata co-capoluogo insieme ad Adria e Trani.
Nei pressi del suo territorio scorre il più importante dei fiumi pugliesi, l’Ofanto, la cui foce bassa e sabbiosa si staglia tra le alte scogliere verso il mare.
Non ci sono testimonianze di insediamenti preistorici a Barletta, sebbene alcuni ritrovamenti testimoniano della presenza degli Apuli nell’area. Le prime testimonianze su Barletta risalgono al quarto secolo A. Cristo. Diventerà un centro importante nel Medioevo con i Normanni e quando divenne una tappa importante delle spedizioni dei crociati in Terrasanta.
Nel XVI sarà teatro degli scontri tra francesi e spagnoli per il predominio sull’area, da qui il famoso episodio della Disfida di Barletta. Importante anche l’episodio di resistenza alle truppe naziste cui si opposero i soldati italiani che resistettero all’assedio riuscendo infine a cacciare le truppe tedesche.
Cosa vedere a Barletta
- Castello Normanno. Il nucleo originario del Castello risale al secolo XI e fu opera dei Normanni. Sono ben visibili le tracce lasciate nel corso dei secoli delle ristrutturazioni volute dai regnanti che si sono succeduti. Ancora oggi visibili quelle del grande Federico II che ne fece la sede della sua residenza e quelle di Carlo V che la trasformò in una fortezza. Oggi il Castello di Barletta ospita la biblioteca comunale, il Museo Civico e Pinacoteca e del Lapidarium.
- Porta Marina che rappresenta l’unica porta rimasta di quelle che anticamente circondavano l’abitato della città.
- Il Colosso Eraclio, un’enorme statua in bronzo risalente probabilmente al V secolo.
- Basilica del Santo Sepolcro. In stile romanico con elementi gotici, la basilica rappresenta una delle principali Chiese di Barletta. Eretta nel XII secolo ad opera dei Cavalieri del Santo Sepolcro unitamente ad un ospedale per il soccorso, divenne presto meta per i pellegrini ed i Crociati che si imbarcavano per la Terra Santa. Nel suo interno conserva preziosi affreschi ed il Tesoro che la tradizione vuole di provenienza dalla Palestinese
- La Cantina della sfida si trova all’interno di uno dei primi palazzi del trecento dove, secondo la leggenda, ebbe luogo nel 1503 l’offesa che diede l’avvio alla famosa disfida.
- Il Duomo di Barletta o Basilica di Santa Maria Maggiore, Un monumento antichissimo che poggia le proprie fondamenta su arcaici luoghi di culto precristiani. Invece le prime tracce di una basilica paleocristiana risalirebbero al VI secolo. Tra il IX e l’XI, periodo altomedioevale, la struttura venne ampliata dai chierici rifugiatasi per sfuggire alle invasioni arabe. La Basilica romanica sarà realizzata dai Normanni e completata dagli Svevi, anche da Federico II tra il XII ed il XIII secolo. Del XIV secolo è invece la ristrutturazione in stile gotico.
Il mare, le spiagge ed i dintorni di Barletta
- Il mare e le spiagge di Barletta. La città di Barletta ha un fronte litorale di circa 10 chilometri per una costa prevalentemente bassa e sabbiosa. Un bellissimo lungomare si affaccia sulle due spiagge barlettane, quella di Ponente e quella di Levante. Lidi attrezzati e punti di ristoro allietano le giornate d’estate con il bellissimo lungomare dedicato all’atleta Pietro Mennea.
- Barletta e dintorni. A circa 30 chilometri di distanza sulla sommità della collina delle Murge è possibile visitare Castel del Monte, l’enigmatica fortezza fatta costruire da Federico II. Per gli amanti della natura da non perdere è il percorso trekking o in bici nel Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto, il corso d’acqua più importante di Puglia. Inoltre in provincia di Barletta si trova anche il sito archeologico dell’antica città di Canne dove avvenne la sanguinosa battaglia tra Annibale ed i Romani.
La Battaglia di Canne
Canne di Battaglia è forse una delle località più note della storia di Puglia per via della celebre battaglia. Durante la Seconda Guerra Punica questo territorio vide contrapposte le armate dei romani contro Annibale. La Battaglia di Canne ebbe un esito disastroso per le truppe romane che furono sopraffatte grazie all’abilità strategica e militare di Annibale.
Oggi nella località restano numerose testimonianze archeologiche che ne fanno una delle località più interessanti da visitare per gli appassionati di storia.
Si può visitare la Cittadella di Canne, con le rovine dell’antica cittadina medievale. Nei dintorni un menhir, i resti di un villaggio della popolazione locale (Apuli), una necropoli medioevale. Interessante l’Antiquarium che conserva reperti archeologici ritrovati.