Sommario Contenuto
- 1 Le grotte sul mare da visitare in vacanza in Puglia
- 1.1 Le grotte del Gargano in Puglia
- 1.2 Le Grotte di Bisceglie
- 1.3 Le grotte di Castellana
- 1.4 La Grotta di S. Michele Arcangelo
- 1.5 La Grotta Zinzulusa nel Salento
- 1.6 La Grotta dei Cervi ad Otranto
- 1.7 Le Gravine in Puglia
- 1.8 Le Grotte di Santa Maria di Leuca in Puglia
- 1.9 Grotta della Poesia, tutta la bellezza del mare del Salento
Le grotte sul mare da visitare in vacanza in Puglia
Il territorio delle Puglia è prevalentemente di natura carsica. Un tipo di roccia che l’azione di vento, mare e acqua hanno corroso e scavato nel corso dei millenni della sua storia.
Anfratti e grotte, sia quelle sul mare che nell’entroterra, hanno rappresentato per l’uomo un luogo di riparo e di culto, abitazioni dove il corso della vita era scandito dai ritmi della natura. Molte di queste grotte hanno custodito fino ai giorni nostri tesori inestimabili, reperti archeologici che ci parlano di vita quotidiana, di caccia e di preghiera. Ma molto ancora c’è da scoprire anche perché le vecchie grotte una volta abitate, oggi sono insabbiate o non accessibili. Tante però sono ancora oggi ben visibili e visitabili.
Dall’estremità del Salento sino al Gargano, la Puglia ha saputo sfruttare bene questa sua risorsa naturale organizzando itinerari guidati e gite in barca per visitare queste meravigli, sia dal mare che da terra.
L’escursione in barca è una delle cose imperdibili e da fare assolutamente durante la vacanza in Puglia. Nei porticcioli delle località turistiche proliferano le agenzie che noleggiano le barche ma anche quelle che accompagnano i turisti lungo la costa. Una visita guidata alla scoperta dei segreti, delle storie e delle leggende che accomunano i luoghi impenetrabili di tutto il mondo.
Le grotte del Gargano in Puglia
Lungo la costa del Gargano tra Peschici e Mattinata la serie di grotte è praticamente infinita. A queste grotte l’uomo ha dato dei nomi singolari che ricordano comunque la caratteristica principale che le contraddistingue. La grotta “Rossa”, “Sfondata”, “Campana”, “Calda”, “Smeraldo”, “Del Serpente” ed altre ancora, raggiungibili grazie ai sevizi di escursione che trovate nelle località balneari prossime ad esse. A Manfredonia si trova anche Grotte Scaloria (non aperta al pubblico) che custodisce la testimonianza di un misterioso culto delle acque.
Alle Isole Tremiti non mancate di visitare la suggestiva Grotta del Bue Marino.
Le Grotte di Bisceglie
Con l’aiuto di un attivissimo gruppo scout e soltanto da pochi anni, sono visitabili le suggestive Grotte di Santa Croce, un complesso carsico importantissimo all’interno del quale sono stati trovati importanti reperti del periodo neolitico.
La Grotta di Santa Croce, a 7 km dal centro di Bisceglie (Bari) si erge a 120 metri sul livello del mare e si apre sul versante destro dell’omonima Lama di Santa Croce. I primi lavori in questa grotta sono iniziati nel lontano 1934 e da allora dopo numerosi lavori di disostruzione è stato possibile rendere visitabile il sito naturale risalente al carsico antico.
Ricerche archeologiche all’interno della grotta hanno portato alla luce importanti reperti appartenenti al Paleolitico e alla specie dell’Uomo di Neanderthal. Grazie alla collaborazione di molti volontari, la visita all’interno della grotta diventa un viaggio nella storia evolutiva dell’uomo e del suo pianeta. Una serie di pannelli illustrativi aiutano a capire il ciclo evolutivo della specie umana e me mostrano le tracce. Oltre a questo la grotta conserva gelosamente vecchie croci Bizantine scolpite nella roccia, dipinti di figure rituali, stalattiti e cunicoli.
Le grotte di Castellana
Le Grotte di Castellana sono forse quelle più grandi e più visitate di Puglia. Vi si accede da terra, dalla città omonima, e si possono visitare grazie ai percorsi guidati. Sono due itinerari, quello breve di un chilometro e quello lungo di circa 3 chilometri e dura 3 ore. Le visite sono a cura di guide turistiche anche in madrelingua.
La Grotta di S. Michele Arcangelo
Definita dal National Geografic come una delle Grotte Sacre più belle al mondo, la grotta di San Michele Arcangelo e anche Patrimonio Unesco. Il Santuario-Basilica eretto sulla grotta è uno dei luoghi di culto e di pellegrinaggio più importanti d’Italia.
Secondo la leggenda nella grotta ci furono le apparizioni dell’Arcangelo San Michele eletto a loro patrono anche dai Longobardi.
La Grotta Zinzulusa nel Salento
La Grotta Zinzulusa a Castro è un’altra meraviglia della costa pugliese. Vi si accede da terra, dalla città omonima, anche se l’entrata è lambita dal mare.
Deve il suo nome alle magnifiche stalattiti a forma di straccio, in dialetto locale “zinzuli”. Bella, profonda e ricca di stalattiti e stalagmiti dalle forme più incredibili, è stata anche rifugio di una colonia immensa di pipistrelli. Anche l’uomo l’ha abitata tanto che nel suo interno infatti gli speleologi hanno ritrovato oggetti di uso quotidiano. Al fondo un bellissimo laghetto di acqua purissima in cui nuotano due esemplari di gambero senza occhi, di inestimabile valore naturalistico.
La Grotta dei Cervi ad Otranto
E’ stata definita dagli studiosi, la Cappella Sistina del Neolitico! Stiamo parlando della meravigliosa Grotta dei Cervi nei pressi di Otranto, la città più ad oriente di Puglia. Si tratta di un sito importantissimo dal punto di vista archeologico perchè nel suo interno si trovano pitture rupestri con figure anche astratte e che richiamano rituali antichi. Alcune di queste figure rappresentano dei cervi stilizzati e questo ha dato il nome alla grotta.
Sono presenti inoltre numerose immagini simboliche che testimoniano di un enorme patrimonio sociale e culturale ancora oggi a noi sconosciuto. L’ingresso si trova nei pressi di Porto Badisco ma Grotta dei Cervi non è aperta al pubblico e questo allo scopo di preservarne la conservazione. E’ possibile comunque assistere a dei tour virtuali all’interno del Castello di Otranto.
Le Gravine in Puglia
Le gravine in Puglia sono delle profonde gole scavate dall’azione erosiva dell’acqua nel corso dei millenni sulle pareti di enormi vallate. Sono in realtà dei profondi canion ricchi di grotte, ed anfratti in cui animali e uomini hanno sempre trovato rifugio e riparo. Nelle gravine ancora oggi si scoprono antiche cripte affrescate dove vivevano gli eremiti.
Quelle più famose si trovano certamente a Gravina di Puglia. Nel territorio di Gravina le grotte sono servite di abitazione fin nel medioevo e oggi si possono visitare chiese rupestri ed edifici interamente scavati nella roccia.
Le Grotte di Santa Maria di Leuca in Puglia
Nell’estrema punta del tacco d’Italia si trova il grande complesso delle Grotte di Santa Maria di Leuca. Un sistema di anfratti e cavità naturali nati dal continuo e incessante infrangersi delle onde del mare nel corso dei millenni. Antichi santuari pagani, luogo di riparo per l’uomo, queste grotte ancora oggi sprigionano un fascino indescrivibile.
Le grotte di Santa Maria di Leuca sono disposte sia sul versante di Levante, quello Adriatico, che sul versante di Ponente che si affaccia sul mare Ionio. Gran parte di queste grotte sono visibili dal mare prenotando una delle escursioni e gite in barca in partenza dal porto di Leuca o di Torre Vado. Tra le grotte di Leuca le più belle sono quelle delle Tre Porte, Grotta del Diavolo, Grotta del Soffio, Grotta del Ciolo, Grotta del Bambino.
Grotta Porcinara alle porte di Leuca
Tra le grotte di Santa Maria di Leuca merita una menzione a parte grotta Porcinara. Si tratta di uno dei Santuari Pagani più antichi della Puglia, utilizzato a partire da molti secoli a.C. come testimoniano le epigrafi trovate nel suo interno. Alla grotta si accede da terra nei pressi di Punta Ristola alle porte del Lungomare di Leuca ed è visitabile solo su prenotazione.
Grotta della Poesia, tutta la bellezza del mare del Salento
Grotta della Poesia è un anfratto naturale che si apre a circa una trentina di metri dal mare in località Roca nel Comune di Melendugno sul versante adriatico salentino.
Ha una forma spettacolare che si apre nell’azzurro limpido delle acque che qui appare ancora più vivo. E’ collegata ad una grotta più piccola da un canale che si percorre a nuoto o con delle imbarcazioni. La bellezza della grotta, il cui nome sarebbe un chiaro riferimento a delle sorgenti di acqua dolce, ha suscitato nel tempo miti e leggende.
Antiche iscrizioni sulle pareti confermerebbero la frequentazione della grotta sin da epoche remote con dediche a culti pagani. Inoltre, nelle vicinanze del sito, sono ben visibili i resti di antiche mura e quelli di una (più recente) torre di avvistamento risalente al XVII secolo.